L’arrivo di Philippe, lo scorso anno, è stato per la nostra scuola un momento di grande scoperta e di crescita. Bambino albino, dolce e curioso, Philippe ci ha insegnato che la diversità è una ricchezza e che accogliere chi è diverso da noi è prima di tutto un gesto di coraggio e di amore.
All’inizio non è stato semplice: i bambini, le maestre e persino alcune famiglie hanno dovuto affrontare paure e pregiudizi radicati. Ma giorno dopo giorno, con il suo sorriso e la sua voglia di imparare, Philippe ha saputo trasformare la diffidenza in fiducia e la paura in tenerezza.
Quest’anno, la nostra storia si è arricchita di una nuova presenza: Dieu de Grâce, il fratellino di Philippe.
Il suo ingresso nella scuola è stato sereno e spontaneo. Per lui, perché accanto al fratello maggiore si è sentito subito accolto e protetto. Per i compagni, che grazie all’esperienza vissuta con Philippe si sono aperti al diverso senza esitazioni. E anche per la maestra, che lo scorso anno aveva vissuto qualche incertezza, ma che oggi guarda a tutto con occhi diversi, più consapevoli e sereni.
Philippe è passato nella classe successiva e Dieu de Grâce ha preso il suo posto, trovando un’aula pronta ad accoglierlo con calore e naturalezza.
Ciò che un tempo era nuovo e difficile oggi è diventato parte della nostra quotidianità. L’arrivo di Dieu de Grâce ha mostrato quanto sia cresciuta la consapevolezza e la sensibilità, e quanto il percorso iniziato con Philippe abbia lasciato un segno profondo.
I bambini non vedono più differenze: per loro, Philippe e Dieu de Grâce sono semplicemente due fratellini, due compagni di gioco, due sorrisi che illuminano la classe.
La loro storia ci ricorda che l’inclusione non è un punto di arrivo, ma un cammino fatto di piccoli passi, di gesti quotidiani, di ascolto e apertura. Philippe ha aperto la strada, e Dieu de Grâce l’ha percorsa con passo leggero, portando con sé la certezza che ogni bambino, se accolto con amore, può crescere e fiorire nella sua unicità.